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Differenze legate al sesso nell’invecchiamento cerebrale

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Arch Neurol 2008, 55: 169-179
Le immagini in vivo e le analisi post mortem hanno evidenziato che con il progredire dell’età si ha una riduzione delle dimensioni del tessuto cerebrale e un incremento cerebrale del liquido cerebrospinale (CSF). Gli autori di questo studio hanno usato la RM per esaminare gli effetti della differenza di sesso e di età sulle modificazioni nella dimensione delle regioni cerebrali e degli spazi contenenti CSF in volontari anziani che vivono in modo indipendente nella società. L’ipotesi testata era che tali cambiamenti avrebbero dovuto essere più significativi negli uomini che nelle donne.
Sono stati presi in considerazione 330 anziani (età media 74.98, range di età 66-96 anni), di cui 129 uomini (età media 75.38) e 201 donne (età media 74.72); tutte queste persone partecipavano al Cardiovascular Health Study CHS). Sono stati sottoposti a RM e sono state analizzate alcune aree cerebrali: il volume intracranico, il volume degli emisferi, il volume del ventricolo laterale, il volume del terzo ventricolo, il volume periferico (solchi) del CSF, il volume del CSF nella regione silviana, l’area della regione frontale, l’area della regione temporo-parietale, l’area della regione parieto-occipitale e l’area intracranica. Le modificazioni più significative tra uomo e donna si sono registrate solo in alcune aree:
- volume del CSF periferico: il coefficiente di regressione era di 2.11 per gli uomini ma solo di 0.66 per le donne (P< 0.03). All’età di 65 anni gli uomini avevano un volume medio di CSF periferico di 5.70 mL più piccolo di quello delle donne, ma all’età di 95 anni gli uomini avevano un volume medio di CSF periferico di 55.67 mL più grande di quello delle donne
- volume del CSF della regione silviana: il coefficiente di regressione era di 0.23 per gli uomini ma solo di 0.10 per le donne (P<0.04). All’età di 65 anni gli uomini avevano un volume di CSF di 0.80 mL più grande di quello delle donne, ma all’età di 95 anni questa differenza incrementava a 4.86 mL
- area parieto-occipitale: il coefficiente di regressione era di -0.31 per gli uomini ma solo solo di -0.09 per le donne (P<0.03). All’età di 65 anni gli uomini avevano un’area parieto-occipitale media di 2.15 cm2 più larga di quella delle donne, ma all’età di 95 anni gli uomini avevano un’area parieto-occipitale media di 4.54 cm2 più piccola di quella delle donne.
Nelle altre regioni analizzate le modificazioni legate all’invecchiamento si sono osservate, ma questi effetti erano simili negli uomini e nelle donne.
Dunque in questo studio gli autori hanno evidenziato delle differenze, ma correttamente sottolineano anche alcuni limiti di tale studio: 1) lo stato di salute delle persone che sono state arruolate: probabilmente sono persone più sane rispetto alla media della popolazione, questo per i criteri di inclusione nello studio CHS; 2) le analisi delle dimensioni cerebrali sono state ristrette al piano assiale, in quanto la riproduzione tridimensionale non era possibile senza la perdita di risoluzione; 3) l’uso di 2 scanner differenti. Le basi neurobiologiche e le correlazioni funzionali di queste differenze legate al sesso richiedono ulteriori studi.